sezioni     prima   dopovoto   guerra   non se ne fa un altro   mondo   società   capitale/lavoro   europa   cultura   visioni   sport   televisioni  
indice pagine     01   02   03   04   05   06   07   08   09   11   12   13   14   15   16   17  
il manifesto - 10 Aprile 2005 prima pagina
indice prima
 
immagine

La ripresa di Baghdad
 
Un anno pericoloso
VALENTINO PARLATO
 
Conclave, il silenzio è d'oro
 
CONTRORDINE
2005, fuga da Berlusconia
ALESSANDRO ROBECCHI
 
 

rubrica

CONTRORDINE
2005, fuga da Berlusconia
ALESSANDRO ROBECCHI
E' una folla immensa, è una fila lunghissima. Chi si accalca contro le transenne, chi spinge, chi cammina lentamente mormorando una sua personale preghiera, chi intona una giaculatoria. E' l'immensa processione dei pellegrini che si muovono dalla destra berlusconiana in disarmo al carretto dei presunti futuri vincitori. Ha qualcosa di epico questo abbandonare scrivanie, questo balzare di lista, questo cercare riparo «dall'altra parte». Hanno cominciato gli elettori, a dire il vero. Senza che la protezione civile mandasse un solo messaggino di allarme, un paio di milioni di persone hanno deciso che bastava così, grazie, e sono trasmigrate, senza alcun disagio al traffico, verso i partiti della sinistra. Vera fede o evento mediatico? Di fatto, la situazione economica del Paese non è per nulla rosea, ci sono settori in cui la disoccupazione raggiunge addirittura il cento per cento. Per esempio tra i coordinatori regionali di Forza Italia, licenziati in tronco dal padrone, in perfetta sintonia con la democrazia interna del partito di minoranza relativa. Grande folla, commozione, proprio un bel funerale. A garantirci sorprese e buonumore costante resta ora la spinosa faccenda della devolution. «Avviare una serena e responsabile riflessione» scrive Silvio a Fini. Sembra un segnale distensivo, ma essendo stato concordato con Bossi è evidente che non può essere una cosa intelligente. Avviare una riflessione vorrà dire sì, approviamola lo stesso? E allora An e Udc si imbizzarriranno di nuovo e la processione dei fedeli che lasciano il Polo si ingrosserà ancor di più. Avviare una riflessione vorrà dire no, tiriamo dritto così? E quelli della Lega faranno il diavolo a quattro, minacciando sfracelli lassù nelle valli e ricominciando a vestirsi da druidi. Dunque, come spesso accade, si individuerà prontamente una scorciatoia largamente praticata e si darà la colpa di tutto ai «problemi di comunicazione». Cioè, come dice Bossi, bisognerà spiegare bene la devolution all'elettorato di centro-destra delle regioni meridionali.SEGUE A PAGINA 2


gira a pagina 02

 
indice pagine     01   02   03   04   05   06   07   08   09   11   12   13   14   15   16   17  
  sezioni     prima   dopovoto   guerra   non se ne fa un altro   mondo   società   capitale/lavoro   europa   cultura   visioni   sport   televisioni